La gelosia è un’emozione comune e naturale,nel senso che è biologicamente fondata, ma a volte può assumere caratteristiche tali da farla diventare una vera e propria patologia.
In termini evolutivi della specie umana, la gelosia nella relazione sentimentale di coppia si è sviluppata perché determina importanti vantaggi riproduttivi: è un comportamento che assicura il possesso esclusivo del partner e consente la propagazione dei propri geni a dispetto di quelli di un potenziale rivale.
Benché abbia un’evidente valenza come comportamento utile in termini evolutivi, il sentimento di gelosia può trasformarsi, in alcuni individui, in un sentimento distruttivo che può sfociare anche in comportamenti aggressivi.
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Qual è il confine tra gelosia normale e patologica?
La gelosia patologica è distruttiva, molto intensa e sempre associata a sentimenti di rabbia nei confronti del partner e nei confronti dei potenziali, a volte solo immaginari, rivali.
La gelosia patologica è spesso associata a comportamenti svalutanti quali l’esigenza di controllare e di punire il partner oppure di evitarlo.
Ha un andamento altalenante, legato alle emozioni contingenti, tende a placarsi temporaneamente quando la percezione di vicinanza con il partner è più intensa, per poi riesplodere potentemente quando questa percezione di vicinanza diminuisce.
La gelosia patologica può essere la conseguenza di determinate esperienze infantili, di distorsioni cognitive o della mancanza di una sufficiente autostima.
Chi ha poca autostima tende a ritenere di non essere degno d’amore e a temere che il partner, prima o poi, si innamorerà di qualcun altro.
In alcuni casi la gelosia eccessiva può anche sconfinare in pensieri ossessivi. La gelosia ossessiva è caratterizzata dal verificarsi persistente di immagini, pensieri e dubbi riguardanti l’infedeltà del partner.
Chi soffre di gelosia ossessiva cerca continuamente informazioni che possano smentire o confermare il dubbio, senza riuscire mai a ridurre il numero di pensieri persistenti.
La sindrome di Otello
Nei casi più gravi, la gelosia patologica può assumere la forma di Sindrome di Otello: la persona è fermamente convinta dell’infedeltà del partner e ricerca continuamente conferme del tradimento.
Cerca di strappare la confessione al partner e utilizza tutte le strategie possibili per far confessare il tradimento. Comportamenti innocui del partner o di sospettati rivali vengono male interpretati ed erroneamente considerati come prova della relazione, in realtà inesistente, tra il partner e il rivale immaginario.
La Sindrome di Otello può sfociare in attacchi di rabbia verso il partner o il sospettato rivale, con conseguente aggressività verbale e violenza fisica.
Uomini, donne e gelosia
Alcuni studi scientifici recenti hanno cercato di rilevare le cause più frequenti della gelosia patologica.
Vi è un consenso quasi unanime, tra i diversi studiosi, sul fatto che fattori biologici, psicologici e culturali interagiscono nel determinare i casi più gravi di gelosia patologica.
Un altro dato emerso in recenti ricerche scientifiche sull’argomento mostra che tra uomini e donne vi sono alcune differenze negli elementi scatenanti la gelosia: mentre per gli uomini è il tradimento, o il sospettato tradimento, sessuale a scatenare le reazioni più forti; nelle donne è il tradimento, o il sospettato tradimento, emotivo ed affettivo a scatenare le reazioni più forti.
Gli uomini tendono a reagire negativamente al tradimento fisico sessuale, anche nei casi in cui la sfera emotiva non è coinvolta.
Le donne invece tendono a reagire negativamente al tradimento emotivo ed affettivo, anche se non c’è alcun coinvolgimento sessuale tra il partner e la rivale.
Un team di psicologi della Norwegian University of Science and Technology ha recentemente condotto una ricerca scientifica dalla quale sono emerse le suddette differenze tra uomini e donne.