Le vacanze per i genitori appena separati rappresentano spesso una sfida in termini emotivi e organizzativi.
Ci sono numerose decisioni da prendere: come organizzare i turni insieme ai figli? Quali tradizioni mantenere e quali abbandonare? trascorrere o no parte delle vacanze insieme all’ex coniuge?
Le prime vacanze successive al divorzio sono probabilmente le più difficili. C’è un senso di perdita e smarrimento in tutti i membri della famiglia, accompagnato dalla presa di coscienza che le cose non saranno più come prima.
La vacanza era per tradizione il momento in cui tutta la famiglia si riuniva, e adesso sembra essere quello in cui più si evidenziano le fratture.
I bambini sono più sensibili durante questo periodo e la priorità dei genitori dovrebbe essere quella di proteggerli da ulteriori traumi. Ecco alcuni consigli.
Ti può interessare anche: C’era una volta la famiglia
Stessa spiaggia, stesso mare?
Se la casa al mare ad agosto, uguale tutti gli anni, o il viaggio in camper verso sud erano i capisaldi di ogni vacanza, e se oggi rischiano di non essere più praticabili, è importante far capire ai bambini che si potranno comunque trascorrere delle piacevoli vacanze all’insegna di avventure nuove ed esperienze altrettanto belle.
È effettivamente consigliabile stabilire un equilibrio tra vecchie e nuove abitudini: mantenere alcune tradizioni del passato è importante per non disorientare troppo i bambini con cambiamenti radicali; così come è importante crearne di nuove, specifiche del rapporto tra un genitore e il figlio, poiché esse costituiscono occasioni per rafforzare il legame e dare sicurezza ai bambini.
Capita, non raramente, di osservare dinamiche competitive tra i genitori per offrire ai figli la vacanza più entusiasmante.
È giusto fare il possibile affinché i bambini trascorrano le vacanze felicemente, ma un senso di eccessiva disparità potrebbe compromettere il rapporto dei figli con uno dei due genitori.
Si pensi, ad esempio, al caso in cui un genitore abbia minori disponibilità economiche dell’altro, la vacanza potrebbe essere strumentalizzata dal genitore più facoltoso per ottenere la preferenza dei figli.
In questi casi una buona prassi potrebbe essere quella di stabilire, con buonsenso, uno standard accessibile a entrambi i genitori.
Un’altra decisione delicata è quella riguardante la possibilità degli ex coniugi di trascorrere parte delle vacanze insieme per il bene dei figli. I potenziali benefici sono molti, ma non vanno sottovalutati i rischi.
Ovviamente occorre stabilire un clima positivo ed evitare di litigare, ma allo stesso tempo bisogna stare attenti a non nutrire nei figli la falsa speranza di un ritorno insieme.
In alcuni casi è opportuno parlare apertamente con i figli (soprattutto se la loro età lo consente), in altri è sufficiente veicolare in modo implicito il messaggio che mamma e papà possono trascorrere serenamente del tempo insieme pur rimanendo separati.
Le vacanze successive al divorzio avranno sicuramente un sapore diverso dal passato, ma un approccio consapevole e maturo può aiutare a renderle comunque piacevoli.
È fondamentale che la comunicazione tra tutti i membri della famiglia si assesti su toni pacati e rispettosi e che i comportamenti non siano finalizzati a danneggiare l’altra parte genitoriale.
In questa circostanza i genitori possono diventare per i loro figli modelli positivi di gestione del cambiamento e delle relazioni.